Borghi marini genovesi e il Palamito, questo sconosciuto

 

Sabato 11 maggio 2025, un pull di avventurosi alunni  della secondaria di 1° grado (ex medie), dell’I.C. di Ge-Prà, che hanno scelto di aderire al progetto PNRR per escursioni sul territorio (tale scelta, fuori programma scolastico, infatti svolta nella giornata del sabato, denota la determinazione di questi ragazzi!), sono stati accompagnati a percorrere il giro dei Borghi marini da Sturla a Corso Italia, passando da Vernazzola, capo S. Chiara, Boccadasse. I 25 ragazzi appartenenti a classi e sezioni diverse, erano capitanati dalle bravissime Prof.sse Ilaria e Francesca, nonché monitorati da “remoto” dalla inarrestabile prof.ssa Giovanna che, sebbene infortunata, ci ha fatto una gradita sorpresa venendoci a trovare sulla spiaggia di Boccadasse con un cabaret di focaccia.

Il facile percorso è stato molto gradito da tutti, alunni ed insegnanti, per gli scorci da cartolina che ci ha offerto. Ma il clou, è stato rappresentato dal pescatore sig. Federico che ci ha raccontato come si svolgeva la pesca con il Palamito, coadiuvato da uno dei ragazzi che ha integrato, con i propri saperi di pescatore con il proprio papà. 

 

Infine, Federico ci ha accompagnati nelle viuzze e piazzette interne del borgo di Boccadasse raccontandoci una vita di pescatori e di bambini che ci è sembrato di sentire echeggiare tra quegli spazi segreti. A proposito del nome “Boccadasse”, il luogo comune dice che significherebbe “bocca dell’asino”: niente di più errato! Il caro Federico, che vive nel borgo dalla nascita, ci ha detto che deriva dal nome del torrente Asse che scorre ormai “intubato” sotto alla banchina di ponente, costruita dopo la seconda guerra mondiale, quindi… “bocca del torrente Asse”… Boccadasse! Forse non tutti lo sapevano!

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