L’associazione Apss Abazia di Badia Calavena (VR), affiliata FIE-Federazione Italiana Escursionismo, presenta in prima assoluta, sabato 21 agosto presso il Chiostro dell’Abbazia Benedettina di Badia Calavena (VR), il docufilm di Mauro Vittorio Quattrina “Io sono cimbro, io parlo cimbro”. 

Il cimbro non è un reperto archeologico è una testimonianza storica, oggi parlato da un’esigua minoranza, è una storia fatta da gente semplice, uomini e donne di confine, agricoltori di montagna. Il docufilm raccoglie un dialogo tra Cimbri, gli ultimi parlanti rimasti sulle montagne del veronese, in particolare a Giazza, che assume per questo motivo un grande valore di testimonianza storica che, grazie al regista Quattrina, rappresenta al meglio una cultura, che ha caratterizzato per centinaia d’anni il mondo prealpino non solo veronese, ma anche vicentino e trentino, e la sua lingua – un’antica parlata bavarese – utilizzata da persone giunte in questi luoghi nel medioevo. Il docufilm racconta anche gli avvenimenti, la storia, la vita quotidiana di queste genti, un patrimonio culturale che non deve essere disperso perché si tratta di un patrimonio non solo veneto, ma dell’Italia e del mondo. “Il documentario che abbiamo realizzato sugli ultimi Cimbri che parlano questa lingua straordinaria – ha dichiarato il regista dell’opera, Quattrina – è stato un tuffo nel passato: è come parlare di sapori buoni dei tempi antichi, di profumi persi, perché c’è una cultura immensa, alle spalle della lingua Cimbra, una cultura che tra l’altro si sviluppa in luoghi straordinari. Abbiamo cercato di tenere questo documentario aderente alla lingua Cimbra perché diventi un ricordo, quasi un testamento, dell’epoca che fu”.