Qualche riflessione in margine ad un concorso letterario per chi cammina e ama il turismo lento

Mi è stato chiesto di dare un giudizio in generale su questa bella iniziativa della FIE. E quindi cercherò di trovare una sintesi di quello che dai singoli elaborati risulta più interessante e utile per chi ama camminare e restar lontano quanto più possibile dai rumorosi e asfissianti motori.

Il richiamo della foresta e del sentiero: benessere, amicizia e scoperta dell’Italia a piedi. Nell’era digitale, dove il “trekking virtuale” sembra regnare sovrano, cresce il desiderio di riconnettersi alla realtà tangibile. I 28 elaborati giunti al premio letterario “Esplorando a Piedi” della FIE rivelano un fenomeno in forte espansione: il camminare non è solo un’attività fisica, ma un vero e proprio stile di vita che abbraccia il benessere, la socialità e la riscoperta del patrimonio italiano.

Salute e benessere a ogni passo. Emergono con forza i benefici salutistici del camminare. I testi lo descrivono come un “balsamo miracoloso” capace di rigenerare mente e corpo, allontanare lo stress e donare una profonda sensazione di libertà e leggerezza. È un’attività che “fa bene al corpo, rende forte il nostro cuore, ci permette di tenere sotto controllo i valori del nostro sangue, tiene lubrificate le nostre articolazioni, rende forti i nostri muscoli”. Ma non solo: è un invito a “riempirsi gli occhi di meraviglie a colori, le narici di profumi rassicuranti e le orecchie di suoni soffusi”, un modo per purificare l’organismo dallo smog cittadino e riattivare tutti i centri sensoriali. L’escursionismo, in tal senso, si propone come un efficace “eco antidoto ai veleni dell’Eco ansia”, una risposta concreta alle preoccupazioni legate al cambiamento climatico, favorendo una riconnessione autentica con l’ambiente.

Un viaggio condiviso di amicizie e scoperte. L’escursionismo si conferma un potente catalizzatore di relazioni umane. Molti racconti sottolineano la gioia di condividere l’esperienza con amici e familiari, creando nuove connessioni e rafforzando quelle esistenti. Camminare in gruppo favorisce l’arricchimento reciproco e aiuta ad affrontare meglio le sfide del percorso. Si apprezza la spontaneità degli incontri e l’ospitalità trovata lungo il cammino, come quella delle comunità Arbëreshë (Albanesi) in Calabria o di nuovi “padroni di casa” in antiche masserie, o in B&B, ma anche in stanzoni condivisi in Ostelli e addirittura in qualche accogliente Canonica. Queste esperienze di condivisione e solidarietà trasformano il sentiero in un luogo di dialogo e accettazione, dove non esistono razze o ideologie, ci sono solo amici e amiche e compagni di via.

Un museo a cielo aperto: Storia e Natura a portata di passo L’Italia si svela nella sua straordinaria ricchezza storica e naturalistica attraverso i percorsi descritti. Dai paesaggi vulcanici delle Isole Eolie e del Vesuvio, con le loro formazioni geologiche uniche e l’attività eruttiva che affascina e impone rispetto, ai polmoni verdi urbani come il “Bosco dei Frati” di Genova, veri e propri “tesori” per contrastare il caldo estivo e le isole di calore. Grande risalto viene dato ai sentieri della memoria e della Resistenza, come la Val Cichero e Voltri, luoghi che testimoniano “storie di uomini ancora vive e palpitanti”, con riferimenti a figure come Aldo Gastaldi, “Bisagno”, e il ruolo delle donne nella Resistenza. Vengono evocate antiche fortificazioni come la Rocca d’Anfo e le “52 Gallerie” del Pasubio, che narrano la “ferocia della guerra” e il sacrificio degli Alpini. Non mancano i cammini che si snodano tra borghi medievali, pievi romaniche e castelli, come nel Casentino, permettendo di “imparare a leggere i tanti disegni che il tempo e la storia lasciano impressi in un territorio”. La riscoperta di ecosistemi unici, come le torbiere glaciali delle Agoraie con la loro flora relitta dell’era glaciale, sottolinea la necessità di preservare questi “mondi selvaggi e di fiaba”.

Tutti gli elaborati evidenziano che camminare non è solo un atto fisico, ma un’opportunità per un “viaggio interiore” che permette di scoprire “un mondo di emozioni nuove, aprendo orizzonti inesplorati”. È un invito a percorrere il territorio italiano con un approccio consapevole e rispettoso, un “turismo lento” che nutre il corpo e lo spirito, rinsaldando i legami con la natura e con la nostra storia più autentica.

L’Eco-ansia. Il tema della sostenibilità e del rispetto per l’ambiente emerge con forza. La preoccupazione per i cambiamenti climatici, trova un antidoto concreto nel camminare, che promuove una maggiore consapevolezza ambientale e il desiderio di preservare questi tesori naturali. Proposte per un “turismo lento” e “smart”, accessibile a tutti e rispettoso del territorio, si affiancano a iniziative di educazione ambientale che coinvolgono anche i più piccoli.

In definitiva, il camminare è molto più di una semplice attività fisica, è un viaggio interiore ed esteriore che nutre l’anima, fortifica il corpo e arricchisce la conoscenza, riconnettendo l’individuo con la natura, la storia e gli altri. Un invito a esplorare a piedi, passo dopo passo, le meraviglie che l’Italia sa offrire. E CHE I CONCORRENTI HANNO SAPUTO BEN RACCONTARE.

A tutti voi, Scrittori e Lettori, da un appassionato Camminatore, Cavaliere e Biciclettaro….

BUON CAMMINO

Sandro Vannucci
Presidente del Comitato Promotore
San Michele Cammino di Cammini ETS

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