Un Consiglio Federale… Oltre il confine

Sapri e il Consiglio Federale, una simbiosi che ha dato risultati strepitosi! Questo potrebbe essere il giusto incipit per raccontare quanto è accaduto nel weekend di fine ottobre, dal 20 al 22, nella ridente cittadina del Golfo di Policastro che ha ospitato i lavori del Consiglio Federale. Dico ha ospitato e mai espressione è stata più pertinente in quanto tutto ha contribuito al migliore svolgimento della tre giorni di lavoro programmati: dal clima mite alla totale disponibilità dei Soci dell’Associazione affiliata alla FIE Golfo Trek, dalle strutture di ospitalità all’Amministrazione comunale, tutti hanno contribuito con il piglio dell’ospite attento affinché ci si sentisse come a casa propria.

Avvolti in questa cornice, i circa 40 partecipanti tra Consiglieri federali, Presidenti di Comitato Regionale, Commissari federali, Commissari regionali e presidenti di Associazione, hanno dato vita a sessioni di lavoro nella giornata di sabato dedicata agli incontri formativi e la domenica per lo svolgimento dei lavori del Consiglio Federale. I due tematismi individuati dalla Giunta Federale, ovvero la Formazione e la Comunicazione, sono in logica prosecuzione delle risultanze del Congresso Federale di Firenze 2021. 

La FIE non può rinunciare né ridimensionare al minimo la portata epocale dei due temi. In un’epoca contraddistinta dalla quantità e dalla velocità con le quali siamo aggiornati in tempo reale su quanto accade sul pianeta, la FIE ritiene vitale portare all’attenzione dei nostri associati e del mondo esterno alla Federazione i suoi progetti e l’enorme mole di lavoro svolta dalle nostre Associazioni e dai loro volontari. Accanto alle attività tradizionali, quali le attività ludico-sportive, escursionistiche, di valorizzazione attraverso la conoscenza del patrimonio storico-culturale, la galassia FIE presta un’attenzione amplificata verso i temi della protezione ambientale, che hanno valso alla nostra Federazione fin dal 2004 il riconoscimento di Associazione di Protezione Ambientale da parte dell’allora Ministero dell’Ambiente! Accanto a questo tema che dovrebbe essere a cuore di ognuno di noi, le mutate sensibilità delle nostre Associazioni hanno portato all’attenzione la necessità di mettersi a disposizione dei meno fortunati. E’ nato così il progetto Camminiamo tutti insieme, che intende mettere a disposizione una piazza dove vivere una socialità maggiormente appagante, al di fuori dell’ambito strettamente familiare, a chi è stato meno fortunato, offrendo così opportunità di fruizione non solo dell’ambiente naturale o delle dotazioni storico-culturali. Per coinvolgere attivamente chi è affetto da disabilità motoria, infatti, diverse Associazioni affiliate alla FIE si sono dotate ed altre si stanno dotando di ausili fisici off-road quali la joelette (il primo dispositivo monoruota a cui si è affiancata una serie di altri dispositivi quali la k-bike, il triride etc.), con i quali è possibile trasportare in assoluta sicurezza chi ha impedimenti alla normale deambulazione.

L’attività escursionistica, da circa un decennio, ha fatto registrare una crescita dell’interesse alla sua pratica in frazioni della popolazione sempre maggiori. L’aumento del numero dei praticanti l’escursionismo in ambiente naturale, ha evidenziato alcuni problemi legati alle abilità di fondo possedute dai “nuovi escursionisti”, o per meglio dire, possedute in quantità decisamente minore rispetto agli appassionati vecchi del mestiere. Per poter garantire standard di maggiore sicurezza ai partecipanti alle attività escursionistiche proposte dalle oltre 250 Associazioni affiliate, negli ultimi anni, la FIE ha avvertito la necessità di amplificare la portata della formazione dei propri Accompagnatori Escursionistici (AE), in maniera da adeguare la loro preparazione alle mutate condizioni della platea dei partecipanti. Fin dagli anni ’80, la nostra Federazione ha codificato un sistema formativo, che mettesse a disposizione delle Associazioni, Accompagnatori Escursionistici in grado di organizzare e condurre i gruppi escursionistici sui sentieri, con occhio attento alle tante insidie che il semplice camminare in natura comporta. Il mutato quadro riguardante le abilità dei partecipanti, come detto, ha imposto un cambio di passo e di strategia nel settore della formazione erogata dalla FIE agli AE. Questo è stato il secondo tema che è stato dibattuto nel corso della giornata di sabato da parte dei partecipanti alla seduta di Consiglio Federale. Recentemente la nostra Federazione, considerando estremamente importante la formazione dei suoi quadri ed addetti, ha voluto imprimere una maggiore potenza ai contenuti, istituendo la Commissione Formazione che intende mettere a disposizione spazi formativi agli AE, ai quadri Dirigenti e alle Associazioni per una migliore gestione delle attività proposte e delle Associazioni stesse.

I due temi sopra trattati, in maniera sintetica per amor di brevità, sono interconnessi, in quanto la capacità di comunicare efficacemente e le competenze acquisite attraverso la formazione costituiscono un mélange che è strategico per il futuro della FIE. Il mondo si evolve e la FIE non intende restare indietro!

Quando si pronuncia la parola cornice, il pensiero prefigura un contenuto. Per lo più il contenuto della cornice ha come sfondo l’arte che il più delle volte evoca situazioni che propongono il bello. Sapri è immersa in un contesto di tutto riguardo dal punto di vista paesaggistico: l’ambiente costiero e le peculiarità naturalistiche che caratterizzano l’intorno naturale sono una garanzia assoluta, capace di stimolare al meglio chi è catapultato in questo spazio senza tempo. Il lavoro svolto dai partecipanti ai lavori del Consiglio Federale ha raggiunto risultati che la Giunta auspica si potessero materializzare. Probabilmente siamo andati oltre le più rosee previsioni! La seduta plenaria tenutasi nella sessione pomeridiana ha fatto registrare una sorta di astrazione dal tempo materiale: l’attenzione dei presenti non si è mai affievolita e l’interazione ha raggiunto picchi altissimi e convergenze sugli spunti per il lavoro che ci aspetta nel prossimo futuro. Inoltre, allo spettatore attento non è di certo sfuggita la sensazione di benessere che si poteva leggere nelle espressioni dei tanti intervenuti. Il volontariato è un mondo molto particolare, dove le persone intendono mettere a disposizione la propria opera e le proprie energie, in maniera gratuita e senza aspettative di ricompense materiali. E’ chiaro che operare in un clima contraddistinto da serenità ed amicizia amplifica la portata dei risultati acquisibili e gratifica chi si è impegnato portando il proprio contributo. Credo che questo aspetto sia stato il contenuto che ha caratterizzato la cornice di cui si parlava prima. E’ una condizione a cui i responsabili della FIE, dal livello federale ai Comitati Regionali alle Associazioni, devono ispirarsi in maniera totale affinché chi si rivolge alla FIE abbia a disposizione un teatro dove potersi esprimere compiutamente, dove la password sia la parola empatia e tutto questo sia un atto di amore verso la Federazione a cui si è scelto di voler aderire! La FIE intende essere la casa di quanti ispirano la loro azione nel sociale in favore degli altri, in modo da tendere verso il noi. Leggere proclami intrisi di distinguo e di supposte lezioni ispirate alla disciplina deistica della supremazia comportamentale, un liquore aspro da mandare giù ma che disturba anche tanto chi lo propone, non giova sicuramente a nessuna causa. In tal senso, potrebbe essere utile per tutti la lettura di una massima popolare, attribuita a San Francesco di Sales, che recita: “Si attirano più mosche con una goccia di miele che con un barile di aceto”. Riscopriamo tutti la gentilezza e le buone maniere e il mondo sarà senz’altro migliore!

Domenico Pandolfo

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