Viandanti culturali per le antiche Vie del Chianti

Tantissimi i cittadini che hanno preso parte agli eventi proposti dalla prima edizione della manifestazione organizzata dalla Comunità Toscana Il Pellegrino
San Casciano, una comunità in cammino, fisico e spirituale
Gli organizzatori: “I sentieri sono strumenti di consapevolezza, nel Chianti esiste un itinerario per ognuno di noi, che educa, fa crescere, invita a riflettere, a fermarsi, a riconoscere la pienezza della vita”

SAN CASCIANO IN VAL DI PESA, 1 ottobre 2023. Tutti viandanti culturali per le antiche vie del Chianti. A passo lento, consapevole, responsabile. Giovani, adulti, persone con disabilità sulle tracce dei cammini del tempo che fu, di una dimensione che invita a valorizzare la memoria, salvaguardare e tutelare l’ambiente, a prendersi cura del patrimonio condiviso e fruibile a tutti. Gli antichi tracciati, i sentieri di fede, i luoghi ricchi di risorse e testimonianze del patrimonio storico-artistico di San Casciano in Val di Pesa hanno fatto scoprire qualcosa in più del territorio e delle regioni intime dei numerosissimi escursionisti che hanno preso parte all’evento “I cammini nel Chianti. Dalle antiche vie ai moderni cammini”.

La quattro giorni, promossa e organizzata dalla Comunità Toscana il Pellegrino, che ha lanciato l’idea di declinare il tema del cammino nelle diverse espressioni che spaziano dall’azione fisica alla riflessione spirituale, dall’esperienza letteraria all’ispirazione artistica, si è rivelata un successo indiscutibile nelle location chiuse e aperte in cui si è tenuta, dal Cappellone di Sant’Antonio Abate nel Monastero delle Sorelle Clarisse di San Casciano (giardini di Santa Chiara d’Assisi) ai percorsi naturalistici che caratterizzano e qualificano l’autenticità del territorio sancascianese.

L’iniziativa è stata realizzata in stretta collaborazione con FIE (Federazione Italiana Escursionismo), Plantula APS e Il Labirinto in collaborazione con la rete di associazioni del territorio, la Pro Loco di San Casciano, la via Romea Sanese accessibile, la via Romea del Chianti, Slow Food Firenze, il patrocinio del Comune e il contributo di Fondazione ChiantiBanca.

In particolare un centinaio di escursionisti, tra persone con disabilità, educatori, volontari e familiari, ha potuto riscoprire la bellezza dei sentieri di Villa di Cigliano con la camminata accessibile per la quale l’organizzazione ha messo a disposizione le Joelette, carrozzine progettate per il trekking, di Sentieri di felicità Odv e via Romea Sanese Accessibile APS. Per realizzare questa iniziativa la Comunità Toscana Il Pellegrino si è avvalsa della collaborazione della Cooperativa Le Rose, dell’associazione Per Crescere insieme e dell’associazione Il Labirinto. Molto apprezzati sono stati anche i momenti conviviali e le occasioni di approfondimento su vari temi tra cui i Sentieri segnati da CAI e FIE, le testimonianze di alcuni appassionati escursionisti, gli incontri letterari con gli scrittori Enzo Fileno Carabba e Simona Baldanzi, le mostre fotografiche “Attimi vissuti in cammino” di Luca Roschi e “Il frate che camminava con la croce” di Antonio Taddei dedicata a Frate Biagio, le proposte gastronomiche legate al mercato della Terra di Mercatale Val di Pesa Slow Food Firenze.  Si è rivelata emozionante anche la lettura, accompagnata da un intrattenimento musicale, di “Le vie dell’orto” di Emiliano Terreni su una vita più slow.

Le temperature elevate di questo week end hanno favorito la massiccia partecipazione alle camminate organizzate nell’appuntamento conclusivo lunghe 8 Km e 15 km sulla via Romea del Chianti e via Romea Sanese che hanno attraversato luoghi di elevato pregio ambientale e storico architettonico come Villa Le Corti, Mercatale e Montefiridolfi. “I sentieri sono strumenti di consapevolezza – dichiarano gli organizzatori – nel Chianti esiste un itinerario per ognuno di noi, tra i boschi, i viottoli dei borghi, le ville monumentali, filari di vigneti, le rive di un torrente, che educa, fa crescere, invita a riflettere, a fermarsi, a riconoscere la pienezza della vita e la presenza umana nella storia, un viaggio attento alla cura dei dettagli che ci ammalia e ci incanta e che si lascia scoprire  e riscoprire, ogni volta, come fosse la prima”. La rassegna, siglata dall’intervento musicale del gruppo “Le Comari sull’uscio”, ha colto l’occasione per lanciare i contenuti di un manifesto sulle buone pratiche da attuare sin dai prossimi appuntamenti.

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