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Il capitale naturale. Idee e soluzioni per fare pace con il Pianeta

Il capitale naturale ci avvisa – come sintetizzato in quarta di copertina – che “Evitare di raccontare la crisi più grande del nostro tempo con toni tra il miracolistico e il catastrofistico è il primo passo per capire che fare pace con il pianeta è possibile. Questa raccolta mette insieme contributi ricchi di idee e centrati sulle soluzioni. Eterogenee, certo, a volte contrapposte. Eppure guidate dalla visione che mettere al centro il capitale naturale è il primo passo, necessario, per migliorare il nostro modo di vivere.

Appunto. Non si tratta di un “manuale di istruzioni” per combattere il riscaldamento climatico e le emergenze ecologiche di questi nostri tempi, ma di una serie di spunti di riflessione. Ognuno saprà poi trarre le debite conclusioni e fare propria una delle tante posizioni espresse, raccolte da Daniele Moretti, il curatore dell’opera.

Nella prefazione di Stefano Pogutz (Full Time MBA Director, SDA Bocconi School of Management Head of Vertical Sustainability, Bocconi for Innovative Sustainability Lab) si legge: 

La raccolta di scritti che Daniele Moretti propone in questo volume abbraccia molteplici ambiti disciplinari: dalle scienze ambientali alla climatologia, dall’economia alla tecnologia, dalla gestione aziendale all’oceanografia. Esperti, scienziati, leader ci aiutano a capire l’importanza di preservare le risorse naturali e le funzioni degli ecosistemi. L’equazione è molto semplice: senza capitale naturale non abbiamo né attività economica né attività sociale.
La strada per uno sviluppo sostenibile, dunque, non può che iniziare dalla ricomposizione della frattura tra sistema ecologico e sociale, superando la visione riduzionista che ha caratterizzato sia gran parte delle scienze nell’ultimo secolo, sia la pratica politica, economica e manageriale.

Ma che cosa intendiamo quando parliamo di capitale naturale? Se vogliamo, il termine rappresenta una estensione della nozione economica di “capitale” – ovvero risorse che consentono la produzione di più risorse – a beni e servizi forniti dall’ambiente naturale. Possiamo definirlo anche come lo stock mondiale di risorse naturali, che comprende geologia, suolo, aria, acqua, vegetazione e tutti gli organismi viventi. Alcune risorse di capitale naturale forniscono alle persone beni e servizi gratuiti, chiamati servizi ecosistemici. A questo proposito, rimandiamo al sito web del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, sul quale sono presenti i link al quadro normativo italiano e internazionale, nonché diversi collegamenti a documenti di approfondimento. 

Oppure potremmo adottare la definizione contenuta nel Primo Rapporto sullo stato del Capitale Naturale in Italia (2017)

Insomma, l’argomento è di stringente attualità e il panel di esperti interpellati per fornire il loro contributo ne sviscera molteplici aspetti.

Ma procediamo con ordine. 

Aa.Vv.
Il capitale naturale. Idee e soluzioni per fare pace con il Pianeta
Paesi Edizioni SRL, Roma 2022
Pagine 264
Prezzo € 16,00

Gli Autori

Stefano Pogutz, Prefazione
Daniele Moretti, Introduzione e conclusioni
Robert Costanza (Professore di Economia Ecologica presso l’Institute for Global Prosperity (IGP) dello University College London (UCL), è co-fondatore della International Society for Ecological Economics e ambasciatore di WEAll, la Wellbeing Economy Alliance), I doni gratuiti della Natura
Johan Rockström (Co-fondatore e professore di scienze ambientali allo Stockholm Resilience Centre, è co-presidente di Future Earth e direttore designato del Potsdam Institute of Climate Impact Research. Scienziato della sostenibilità globale riconosciuto a livello internazionale, ha guidato il gruppo di ricerca che ha pubblicato il quadro dei «planetary boundaries», adottato come approccio allo sviluppo sostenibile e utilizzato per aiutare e guidare governi, organizzazioni internazionali e aziende), I confini da non superare
Luciano Floridi (Filosofo italiano naturalizzato britannico, è tra le voci più autorevoli della filosofia contemporanea. Professore ordinario di Filosofia ed etica dell’informazione presso l’Oxford Internet Institute della Oxford University, dal 2017 dirige il Digital Ethic Lab ed è il chairman del Data Ethics Group dell’Alan Turing Institute), Tecnologia, capitalismo e schiaffoni
Riccardo Valentini (Premio Nobel per la Pace nel 2007 e membro dell’International Panel on Climate Change, è stato uno dei pionieri delle misurazioni del flusso di carbonio terrestre. È autore principale del Rapporto speciale ICPP su Cambiamenti Climatici e l’uso del territorio. Oggi monitora gli impatti dei cambiamenti climatici, in particolare sulle foreste e gli alberi), La qualità umana
Maria Chiara Carrozza (Prima donna a ricoprire il ruolo di presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, è stata ministro dell’Istruzione nel Governo Letta e ha svolto diverse ricerche nei campi della biorobotica, della biomeccatronica e della neurobotica), Superare la paura dell’innovazione
Michael E. Mann (Climatologo e geofisico statunitense e direttore dell’Earth System Science Center presso la Pennsylvania State University, ha contribuito alla comprensione scientifica del cambiamento climatico analizzando le temperature dei millenni passati), Gli «inattivisti» e la guerra climatica
Naomi Oreskes (Insegna Storia della scienza e Scienze della Terra presso l’Università di Harvard, dopo aver insegnato alla University of California, San Diego. Grazie ai suoi studi sulla storia della scienza e il global warning ha dato alla luce un testo fondamentale come co-autrice: Merchants of Doubt, in cui analizza strategie ben precise di disinformazione nel dibattito sul climate change, identificando ricorrenze narrative in altri dibattiti controversi, come quello in cui l’industria del tabacco cercò di confutare il legame tra il fumo e le malattie), La scienza della disinformazione
Amory Lovins (Fisico, ambientalista e scrittore statunitense, ha co-fondato nel 1982 il Rocky Mountain Institute, che si occupa di efficienza energetica. Nel 2009 è stato nominato dal Time una delle 100 persone più influenti al mondo), La corsa per le nostre vite
Giovanni Mori (Ingegnere ambientale ed energetico, attivista, coordinatore di Fridays for Future Brescia ed ex portavoce di Fridays for Future Italia, collabora con la ONG Save the Planet, divulgatore e podcaster per LifeGate Radio), La grande sfida culturale
Peter Thompson (Nativo delle Fiji, da presidente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha battezzato una importante iniziativa di lancio della Ocean Literacy della Commissione Intergovernativa Oceanografica di Unesco. Oggi è Inviato Speciale delle Nazioni Unite per l’Oceano), L’Oceano al centro del cambiamento
Francesca Santoro (Senior Programmer Officer della Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’Unesco e Coordinatrice del programma di Educazione all’Oceano per i 193 Stati membri dell’organizzazione. Ha sviluppato un approccio per l’inclusione delle scienze del mare nei programmi scolastici), «Scuole Blu» per cambiare il paradigma
Giovanni Soldini (Skipper milanese, campione di regate oceaniche, è autore di numerose traversate compiute in solitaria, come due giri del mondo e oltre 30 navigazioni transoceaniche. Da sempre testimonial per la salvaguardia ambientale, è Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana), Seguire il vento del cambiamento
Elisa Palazzi (Professoressa di Fisica del Clima presso l’Università di Torino, i suoi principali interessi scientifici riguardano lo studio del clima e dei suoi cambiamenti nelle regioni di montagna, sentinelle del cambiamento climatico, per capire quali siano i fattori che influenzano lo stato dei ghiacciai e la disponibilità futura di risorse idriche. Svolge attività di divulgazione scientifica sui temi del clima e del cambiamento climatico per la scuole e il pubblico adulto), Diamoci nuove regole
Simone Moro (Alpinista, elicotterista, scrittore, comunicatore. Ha scalato 8 dei 14 «Ottomila», ovvero le vette più alte della Terra, l’unico uomo della storia ad aver collezionato quattro prime salite di 8 mila metri nella stagione invernale. Ha raggiunto la vetta dell’Everest quattro volte), Innamorarsi della Terra
Elisabetta Zavoli (Fotografa documentarista, ha vissuto per anni in Indonesia, dove ha lavorato su questioni di genere e ambientali legate all’inquinamento e ai cambiamenti climatici. È membro della comunità internazionale di fotografe Women Photograph e del gruppo Instagram @everydayclimatechange. I suoi lavori sono pubblicati sui maggiori quotidiani e riviste internazionali ed esposti in diversi Paesi), Biodiversità di sguardi
Stefano Boeri (Architetto e urbanista tra i più famosi e apprezzati dei giorni nostri a livello mondiale, è anche uno stimato storico dell’architettura. In veste di politico, è stato Assessore alla Cultura, Moda e Design del Comune di Milano dal 2011 al 2013. La sua attività è variegata e prolifica, e spazia in moltissimi ambiti dove lo sguardo all’architettura greca è costante), Città verdi, ponti tra gli ecosistemi
Giuseppe Onufrio (Fisico di formazione, per anni ricercatore in campo ambientale ed energetico, è direttore di Greenpeace Italia. Attivista ambientale dagli anni Settanta, ha alternato l’attività di ricercatore con l’impegno a tempo pieno per il pianeta), La pace del secolo
Maria Grazia Midulla (Responsabile clima ed energia di WWF Italia, ha seguito i negoziati nel quadro dello United Nations Framework Convention on Climate Change, il G7, il G20 e la Conferenza delle Nazioni Unite su ambiente e sviluppo del 1992. Ha guidato la campagna «Stop al carbone, Sì al futuro»), Da una dipendenza all’altra
Mauro Albrizio (Dirige l’Ufficio europeo di Legambiente sin dalla sua costituzione nel 2000. Negli anni ha svolto un’azione di lobby a difesa della causa ambientale e partecipato a diverse conferenze internazionali delle Nazioni Unite sul clima e sullo sviluppo sostenibile), Il grande dubbio
Stefano Caserini (Ingegnere ambientale, si occupa del monitoraggio dell’inquinamento dell’aria e delle strategie di riduzione dei gas climalteranti. Titolare del corso di Mitigazione dei cambiamenti climatici al Politecnico di Milano, è autore di numerose pubblicazioni scientifiche e divulgative), Il bello degli imprevisti
Antonello Pasini (Fisico climatologo dell’Istituto sull’inquinamento atmosferico del CNR, docente di Fisica del clima all’Università di Roma Tre, si occupa di modellistica climatica. Già vicepresidente della Società Italiana per le Scienze del Clima, è autore del blog «Il Kyoto fisso» sulla rivista Le Scienze. È coordinatore del Comitato scientifico La Scienza al Voto), Adattarsi non basta
Antonio Navarra (Presidente del Centro Euromediterraneo sui Cambiamenti climatici, che indaga e modella il sistema climatico umano, è stato parte del National Center for Atmospheric Research del Joint Programming Iniative Climate dello UN Adaptation Fund), Democrazia, persuasione e ricerca
Carlo Barbante (Direttore dell’Istituto di Scienze Polari del CNR, per l’Università di Venezia si occupa di ricostruzioni climatiche attraverso l’analisi delle carote di ghiaccio. Ha partecipato a numerose spedizioni e campagne di prelievo in aree polari e nelle Alpi, ed è autore di oltre trecento pubblicazioni nelle principali riviste scientifiche), In ghiaccio veritas
Laura Cozzi (Chief energy modeller dell’International Energy Agency – IEA -, supervisiona il lavoro sulle prospettive e previsioni ed è responsabile del World Energy Outlook. Ha lavorato per ENI e conseguito Master in Ingegneria Ambientale e in Economia dell’Energia e dell’Ambiente), Idrogeno verde e investimenti
Ermete Realacci (Ambientalista, è presidente della fondazione Symbola dopo aver guidato fin dai primi anni Legambiente. È stato tra i fondatori del Kyoto Club, parlamentare e presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati), La bellezza ci salverà
Roberto Cingolani (Fisico, accademico e dirigente d’azienda, è stato direttore scientifico dell’Istituto italiano di tecnologia di Genova, responsabile dell’innovazione tecnologica dell’azienda Leonardo, ministro della Transizione ecologica nel Governo Draghi e consigliere per l’energia del Governo Meloni), Questione di equilibrio
Francesco Starace (Entrato a far parte del Gruppo Enel nel 2000, è stato amministratore delegato e direttore generale di Enel Green Power, dedicandosi alla generazione di energia da fonti rinnovabili. Dal 2014 è ad e direttore generale di Enel S.p.A.), Segni faustiani e realismo scientifico
Enrico Giovannini (Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile nel Governo Draghi, è un economista, statistico e accademico. È stato chief statistician dell’OCSE dal 2001 al 2009, presidente dell’ISTAT dal 2009 al 2013, ministro del Lavoro e delle Politiche sociali del Governo Letta e portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile dal 2016 al 2021), Pensiero integrato
Riccardo Toto (Direttore generale di Renexia, società del Gruppo Toto specializzata nelle rinnovabili, con la statunitense US Wind ha avviato due parchi eolici offshore al largo della costa atlantica e oggi è impegnato nello sviluppo di MedWind, parco eolico offshore nel cuore del Mediterraneo), L’eterno conflitto tra Capitale e Natura
Agostino Re Rebaudengo (Presidente di Elettricità Futura, la principale associazione del mondo elettrico italiano, è membro del Consiglio generale di Confindustria. Ha fondato nel 1995 Asja Ambiente e dal 2011 al 2017 è stato presidente di assoRinnovabili. È da sempre attento al mondo della cultura), Una Lehman Brothers dell’energia
Christine Lins (Executive director del Global Women’s Network for the Energy Transition – GWNET -, il cui obiettivo è responsabilizzare le donne nel settore dell’energia sostenibile. Con oltre vent’anni di esperienza nel campo delle rinnovabili e dell’efficienza energetica, è membro del Consiglio di amministrazione di ISES, International Solar Energy Society), Rinnovabile è donna
Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente nazionale della Federazione dei Verdi dal 2001 al 2008, ministro delle Politiche agricole e forestali nel Governo Amato II e ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare nel Governo Prodi II. Ha rilanciato il ruolo dell’Italia sul Protocollo di Kyoto e organizzato la Conferenza nazionale sui cambiamenti climatici. Nel 2008 ha presieduto a Parigi la Conferenza dell’OCSE su ambiente ed economia. Oggi è presidente della fondazione Univerde e docente universitario), Transizione eco-digital
Francesco La Camera (Diplomatico e accademico, già direttore generale del ministero dell’Ambiente della tutela del territorio e del mare, è direttore generale di IRENA, l’International Renewable Energy Agency), Il tempo è la chiave
Gianni Silvestrini (Direttore scientifico del Kyoto Club e della rivista QualEnergia, ha lavorato al CNR, al Politecnico di Milano ed è stato direttore generale del ministero dell’Ambiente, dove ha lanciato il programma «10.000 tetti sociali» e il servizio di car sharing), Il tempo è la chiave
Anne De Carbuccia (Artista ambientale e regista franco-americana, viaggia per i luoghi più remoti della Terra per documentare con le sue opere siti, animali e culture a rischio estinzione. Il suo nuovo lungometraggio sulle sfide dell’Antropocene s’intitola «Earth Protectors»), Ribellarsi è costruire

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Suzanne Simard