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Un tratto del Sentiero Europeo E5 ora è con la “Via del Pascolo” patrimonio culturale immateriale dell’umanità Unesco.

Nel 2019 l’Unesco riconosceva “La Transumanza”, nelle sue varie forme, quale patrimonio culturale immateriale. L’alpeggio è stato oggetto di tutela anche da parte della Regione del Veneto.

Altopiano dei Monti Lessini

Il 27 maggio 2023 al suono dei loro campanacci molte vacche sono transitate sulla «Via del pascolo»: il sentiero delle «Gosse», simbolo della transumanza.

Alcune autorità della Regione Veneto (tra cui il consigliere Stefano Valdegamberi), sindaci, amministratori locali e cittadini si sono dati appuntamento per celebrare l’entrata di questo sentiero: Sentiero delle “Gosse” ufficialmente nelle “Vie del Pascolo del Veneto” e, da oltre cinquant’anni anche Sentiero Europeo E5.

L’antico sentiero della Transumanza rappresenta la storia della Lessinia e della sua gente, per questo motivo uno dei percorsi più antichi del territorio che collega Giazza-Ljetzan frazione di Selva di Progno (Verona) con la zona dei Parpari-Roverè Veronese era stato scelto a suo tempo dai Padrini del Sentiero Europeo E5.

Se da secoli è stato utilizzato come via della transumanza del bestiame e ancora oggi è attraversata dai pastori è pur sempre un tratto dei più vecchi sentieri europei riconosciuti dall’ERA e dalla sua rappresentante italiana la FIE.

Oggigiorno lo si chiama sentiero ma in passato era “la strada” che collegava i Cimbri di Giazza-Ljetzan con la località Parpari, altro antico comune cimbro. Lungo questo sentiero sono state poste quattro bacheche con cartelli descrittivi per raccontare ai passanti alcune peculiarità della Lessinia, della sua storia e identità. Non mancano sui cartelli riferimenti e richiami al Sentiero Europeo E5. 

Testo e foto
Maria Grazia Comini e Maurizio Boni

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